lunedì 2 marzo 2020

RADICI DELL' EUROPA - Parte 1


Per far tornare l'Europa ai suoi antichi splendori rispetto alla sua odierna situazione decadente, bisogna far rinascere un nuovo "uomo europeo" indipendentemente dalla carta costituzionale europea, che non ne riconosce la spiritualità, e che può dipendere solo dall'animo e dal cuore dell'uomo.

            Le radici che hanno fornito l'alimento sotto certi aspetti più forte e più nutriente per la formazione e per lo sviluppo dell'idea di Europa derivano dal pensiero cristiano. Senza il cristianesimo oltre che al pensiero greco-romano, cioè filosofia e diritto, l'Europa non sarebbe pensabile.

            Edmund Husserl afferma che L'Europa spirituale ha un luogo di nascita ... in una nazione .. Questa nazione è l'antica Grecia del VII e del VI secolo a.C.

            Nell'antica Grecia si delinea un nuovo atteggiamento di alcuni uomini nei confronti del mondo circostante. Da questo atteggiamento derivò una formazione di genere spirituale completamente nuovo, la quale si trasformò rapidamente in una forma culturale sistematicamente conclusa. I Greci la chiamarono filosofia. Nella sua traduzione esatta, conforme al senso originario, questo termine non significa altro che scienza universale, scienza del cosmo, della totalità di ciò che è. Per quanto possa sembrare paradossale, nella comparsa della filosofia intesa in questo senso , io vedo il fenomeno originario dell'Europa spirituale.
            Ma in che senso si può affermare che lo spirito nuovo da cui è nata l'Europa si è formato con la filosofia?
            Una risposta viene fornita dallo stesso Husserl: "Con la prima concezione delle idee, l'uomo diventa a poco a poco un nuovo uomo. Il suo essere spirituale entra nel movimento di una progressiva trasformazione. Questo movimento avviene fin dall'inizio nella comunicazione; nel proprio ambito di vita, risveglia un nuovo stile di esistenza personale e, nella comprensione, un altrettanto nuovo divenire.

            Ma queste affermazioni pongono un problema ulteriore e più radicale: in che modo è potuto avvenire questo, e perché proprio in Grecia?

            La filosofia in Grecia nasce tramite una vera e propria "rivoluzione culturale", iniziata dapprima nei circoli ristretti dei filosofi presocratici (a cominciare da Talete), poi estesa dai sofisti a cerchie più ampie, ma diffusa a tutti i livelli in modo capillare soprattutto da Socrate con il suo metodo dialettico e con la celebre domanda "Che cos'è?", e imposta in modo definitivo - con le sue implicanze e conseguenze - da Platone. E' stato infatti Platone a codificare la nuova terminologia di carattere concettuale e la nuova sintassi connessa, portando il metodo socratico alle estreme conseguenze.

            Dalla forma mentis creata dai filosofi, è sorta anche la scienza. La tesi secondo cui la scienza è nata dalla particolare mentalità filosofica creata dai Greci è sostenuta da molti studiosi, sia pure in maniera diversa.
            Ma soltanto le civiltà che derivano dalla civiltà ellenica hanno posseduto una scienza non semplicemente rudimentale. In altri termini, i Greci, con la creazione della forma mentis di carattere teoretico, hanno prodotto qualcosa che nessun altro popolo fu in grado di produrre, e che nel corso del tempo è risultato essere di una portata rivoluzionaria, tale da mutare le condizioni strutturali della vita degli uomini.

            Anche la medicina, al pari della matematica e dell'astronomia, nasce in quanto scienza in Grecia.

            A dire di Jan Patocka, la cura dell'anima è la formazione interiore dell'uomo, ossia la formazione di una coscienza salda e incrollabile. Socrate diceva che non dei corpi dovete prendervi cura, né delle ricchezze né di alcun'altra cosa prima e con maggiore impegno che dell'anima, in modo che diventi buona il più possibile, sostenendo che la virtù non nasce dalle ricchezze, ma che dalla virtù stessa nascono le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini.

            L'uomo cura se stesso solo se cura la propria anima, mentre, se cura il proprio corpo e i propri beni, cura ciò che "ha" e "possiede", e non ciò che "è" come uomo. (Platone)

            Ora, nell'uomo ci sono un corpo e un'anima, ma l'anima è quella che comanda, mentre il corpo è comandato ed è al servizio di essa.

            Antichità greca e romana, Ebraismo e Cristianesimo. E' da tale meditazione sintetica che è nata la civiltà europea, che ha prodotto la razionalità, l'umanesimo, la concezione spirituale dell'uomo, la democrazia, e i valori che l'hanno posta in primissimo piano rispetto alle altre civiltà.

FONTE: Autore: Giovanni Reale; Titolo: Radici culturali e spirituali dell'Europa; Editore: Raffaello Cortina Editore.

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari