Per far tornare l'Europa ai suoi
antichi splendori rispetto alla sua odierna situazione decadente, bisogna far
rinascere un nuovo "uomo europeo" indipendentemente dalla carta
costituzionale europea, che non ne riconosce la spiritualità, e che può
dipendere solo dall'animo e dal cuore dell'uomo.
Le
radici che hanno fornito l'alimento sotto certi aspetti più forte e più
nutriente per la formazione e per lo sviluppo dell'idea di Europa derivano dal
pensiero cristiano. Senza il cristianesimo oltre che al pensiero greco-romano,
cioè filosofia e diritto, l'Europa non sarebbe pensabile.
Edmund
Husserl afferma che L'Europa spirituale ha un luogo di nascita ... in una
nazione .. Questa nazione è l'antica Grecia del VII e del VI secolo a.C.
Nell'antica
Grecia si delinea un nuovo atteggiamento di alcuni uomini nei confronti del
mondo circostante. Da questo atteggiamento derivò una formazione di genere
spirituale completamente nuovo, la quale si trasformò rapidamente in una forma
culturale sistematicamente conclusa. I Greci la chiamarono filosofia. Nella sua traduzione esatta, conforme al senso
originario, questo termine non significa altro che scienza universale, scienza
del cosmo, della totalità di ciò che è. Per quanto possa sembrare paradossale,
nella comparsa della filosofia intesa in questo senso , io vedo il fenomeno
originario dell'Europa spirituale.
Ma
in che senso si può affermare che lo spirito nuovo da cui è nata l'Europa si è
formato con la filosofia?
Una
risposta viene fornita dallo stesso Husserl: "Con la prima concezione
delle idee, l'uomo diventa a poco a poco un nuovo uomo. Il suo essere
spirituale entra nel movimento di una progressiva trasformazione. Questo
movimento avviene fin dall'inizio nella comunicazione; nel proprio ambito di
vita, risveglia un nuovo stile di esistenza personale e, nella comprensione, un
altrettanto nuovo divenire.
Ma
queste affermazioni pongono un problema ulteriore e più radicale: in che modo è
potuto avvenire questo, e perché proprio in Grecia?
La
filosofia in Grecia nasce tramite una vera e propria "rivoluzione
culturale", iniziata dapprima nei circoli ristretti dei filosofi
presocratici (a cominciare da Talete), poi estesa dai sofisti a cerchie più
ampie, ma diffusa a tutti i livelli in modo capillare soprattutto da Socrate
con il suo metodo dialettico e con la celebre domanda "Che cos'è?", e
imposta in modo definitivo - con le sue implicanze e conseguenze - da Platone.
E' stato infatti Platone a codificare la nuova terminologia di carattere concettuale
e la nuova sintassi connessa, portando il metodo socratico alle estreme
conseguenze.
Dalla
forma mentis creata dai filosofi, è
sorta anche la scienza. La tesi secondo cui la scienza è nata dalla particolare
mentalità filosofica creata dai Greci è sostenuta da molti studiosi, sia pure
in maniera diversa.
Ma
soltanto le civiltà che derivano dalla civiltà ellenica hanno posseduto una
scienza non semplicemente rudimentale. In altri termini, i Greci, con la
creazione della forma mentis di
carattere teoretico, hanno prodotto qualcosa che nessun altro popolo fu in
grado di produrre, e che nel corso del tempo è risultato essere di una portata
rivoluzionaria, tale da mutare le condizioni strutturali della vita degli
uomini.
Anche
la medicina, al pari della matematica e dell'astronomia, nasce in quanto
scienza in Grecia.
A
dire di Jan Patocka, la cura dell'anima è la formazione interiore dell'uomo,
ossia la formazione di una coscienza salda e incrollabile. Socrate diceva che
non dei corpi dovete prendervi cura, né delle ricchezze né di alcun'altra cosa
prima e con maggiore impegno che dell'anima, in modo che diventi buona il più
possibile, sostenendo che la virtù non nasce dalle ricchezze, ma che dalla
virtù stessa nascono le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini.
L'uomo
cura se stesso solo se cura la propria anima, mentre, se cura il proprio corpo
e i propri beni, cura ciò che "ha" e "possiede", e non ciò
che "è" come uomo. (Platone)
Ora,
nell'uomo ci sono un corpo e un'anima, ma l'anima è quella che comanda, mentre
il corpo è comandato ed è al servizio di essa.
Antichità
greca e romana, Ebraismo e Cristianesimo. E' da tale meditazione sintetica che è
nata la civiltà europea, che ha prodotto la razionalità, l'umanesimo, la concezione
spirituale dell'uomo, la democrazia, e i valori che l'hanno posta in primissimo
piano rispetto alle altre civiltà.
FONTE: Autore: Giovanni Reale;
Titolo: Radici culturali e spirituali dell'Europa; Editore: Raffaello Cortina
Editore.
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