mercoledì 29 gennaio 2020

LA LIBERTA', IL POTERE E IL PESCE ROSSO - parte 2


I temi su cui cominciare a interrogarsi

            Molto, se non quasi tutto, spinge oggi all'individualismo e al soggettivismo. Chi però ha un sentimento ristretto della propria libertà può anche non accorgersi di vivere in un ambiente sociale in cui singole persone o singole forze organizzate tendono a "gestire" la libertà di tutti gli altri. Ci si sente liberi e intanto si viene progressivamente gestiti da altri. E' importante rendersi conto di questo gioco di potere, che è anzitutto potere di condizionamento della libertà: qualcuno pensa per noi e ci fa intendere come bisogna pensare e fare correttamente.

            Oggi un fenomeno assai diffuso insidia in particolare la libertà di opinione e di azione: si tratta del <<pensiero unico>>. Su un numero crescente di questioni fondamentali il dibattito e il dialogo sono chiusi. La cultura dominante e quindi il grosso dei media impongono come "normale" una certa tesi dalla quale non è <<politicamente corretto>> dissentire.

Eccone alcuni esempi eloquenti:

I temi della vita campeggiano, perché si vuole che sia indiscutibile il disporre ad arbitrio della vita propria (suicidio, eutanasia) e della altrui (aborto, malati terminali, handicappati gravi). Pertanto il sostenere che la vita umana ha in sé qualcosa di indisponibile è bollato come violazione della libertà di scelta e insensibilità verso la sofferenza.

La sessualità viene interpretata come configurabile a piacere, quasi che il sesso non avesse alcun significato obiettivo da rispettare e valorizzare. In forza della teoria del gender si fa del sesso psichico qualcosa che si può scegliere indifferentemente. Sullo sfondo sta la questione omosessuale, non quanto al giusto rispetto dovuto alle persone di tale orientamento, ma quanto alla pretesa che l'omosessualità vada riconosciuta come nuovo paradigma dell'identità sessuale stessa. E chi non è d'accordo viene accusato di omofobia.

Di conseguenza, pure l'identità della famiglia diventa relativa alle diverse identificazioni sessuali; la famiglia come l'istituzione unica ed esclusiva dovrebbe smettere di esistere a favore dell'irriducibile pluralità delle forme famigliari, per cui la difesa di una specifica e non equiparabile funzione della famiglia eterosessuale monogamica è automaticamente bollata come forma di tradizionalismo passatista irricevibile.

Ci sono poi i temi socio-culturali e politici. Circa la presenza islamica nel nostro Paese e in tutta l'Europa una certa cultura multiculturalista sostiene da anni una disponibilità incondizionata, e accusa di islamofobia, senza accettare alcun dibattito al riguardo, chi ne dissente. Analogo meccanismo scatta a proposito delle politiche migratorie, la cui discussione è seppellita sotto accuse che vano dalla discriminazione al razzismo.

Più recentemente si è acuita l'attualità della questione ecologica, in cui il pensiero politicamente corretto ha trovato un campo di applicazione globale. La questione del clima è seria, ma l'origine antropica dei suoi attuali mutamenti non è affatto certa , e la sua interpretazione dal punto di vista scientifico, economico, sociale e culturale è del tutto aperta, mentre centrali di opinione molto influenti le danno per acquisite con censura dei dissenzienti accusati di gravi colpe contro l'intera umanità.

Infine, è importante notare che il meccanismo del politicamente corretto funziona anche in negativo, cioè facendo calare il silenzio su questioni rilevanti ma non in linea con gli obiettivi accreditati. Ad esempio, il tema del grave calo demografico, che ha effetti a catena sulle condizioni economiche e sociali; quello della famiglia, che dà un contributo essenziale e insostituibile in termini di ricambio generazionale, educazione, solidarietà, microeconomia, cultura, e che ha bisogno di riconoscimenti, di protezione, di sostegno; quello di situazioni gravi di crisi come i fallimenti familiari, i femminicidi, l'uso di stupefacenti, ecc..., oggetti informazione scandalistica, ma non di un approfondimento antropologico che metterebbe in difficoltà gli stereotipi individualisti e liberati del politicamente corretto; quello della libertà religiosa, minacciata in gran parte dl mondo, ma relegata tra gli eventi di cronaca minore.


I NONNI 2.0

PS: Questa lettera vuole essere uno spunto per una discussione e un approfondimento con i nostri nipoti ed i loro amici, partendo dall'ascolto delle loro esperienze e dei loro pensieri a riguardo.
Milano, 18 gennaio 2020.


Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari