martedì 11 ottobre 2011

SENZA CALCOLI, SENZA PRETESE

Dal Vangelo secondo Luca (17,7-10)
“7Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: "Vieni subito e mettiti a tavola"? 8Non gli dirà piuttosto: "Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu"? 9Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti? 10Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare"".
Si tratta di una parabola da leggere nella giusta prospettiva. La prospettiva sbagliata è quella di pensare che Dio si comporti come certi padroni incontentabili e così esigenti da non apprezzare quello che di bene facciamo. La parabola non intende descriverci il comportamento di Dio verso l’uomo, ma indicarci qual è il comportamento dell’uomo verso Dio: un comportamento di totale disponibilità, senza calcoli, senza pretese, senza contratti. Non si vive il vangelo con lo spirito del dipendente: tanto di lavoro e tanto di paga. Lo spirito di chi entra a servizio del vangelo deve essere completamente diverso. Dopo aver fatto del bene: non vantartene, non fare confronti, non accampare diritti. Dì semplicemente: “Ho fatto il mio dovere”. Al funerale di Vittorio Bachelet, vice presidente del Consiglio Superiore della magistratura ucciso dalla Brigate Rosse, il figlio Giovanni, recitò una preghiera per gli assassini, rimasta famosa: «Senza nulla togliere alla giustizia che deve trionfare - disse nel silenzio della grande chiesa -, perché sulle nostre bocche ci sia sempre il perdono e mai la vendetta, sempre la vita e mai la richiesta della morte degli altri». A chi si meravigliò del suo intervento giudicato fuori luogo, rispose: “Ho semplicemente messo in pratica il vangelo, quello che mi è stato sempre insegnato”. Noi diremmo col vangelo di oggi: è uno che, perdonando, ha fatto il suo dovere di cristiano e ha trovato la pace.
Alla domanda: quale vantaggio c’è a mettere in pratica il vangelo? La ricompensa è che ci guadagniamo noi. Ciò che la Parola di Dio ci ordina è per il nostro bene. Tutto ciò che il Signore ci chiede di fare, lo facciamo per noi. Ne siamo convinti?

Don Marcello

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