giovedì 16 luglio 2020

BREVISSIMA STORIA DI SAN BENEDETTO


Come vi avevo detto settimana scorsa, vi mando una brevissima storia di San Benedetto. Un caro saluto a tutti.

Benedetto nacque nella piccola città di Norcia il 480 d.C., in un periodo storico particolarmente difficile.

Studente a Roma, constatò di persona lo stato di grave decadenza in cui versava l'antica capitale dell'Impero(forse è un pò come ai nostri tempi); da essa il giovane Benedetto fuggì via inorridito ritirandosi nel silenzio e nella preghiera nei boschi dell'alta valle dell'Aniene, ai confini tra il Lazio e l'Abruzzo.

Fu Abate di due monasteri dai quali si allontanò  perché i frati, di questi monasteri, non tolleravano la vita rigida imposta da Benedetto.

Fra i suoi discepoli più fidati (che lo seguirono) vi erano giovani dell'aristocrazia romana, come Mauro e Placido figli di senatori, ma anche goti e figli di schiavi, gente umile e rozza. Per tutti Benedetto era il maestro nella "scuola del divino servizio" (questa è la definizione che egli dà del monastero nella sua Regola).

Allontanatosi da Subiaco, Benedetto si diresse a Cassino, sulla cui altura fondò, nel 529, il monastero di Montecassino destinato a diventare il più celebre in Europa.
Là avvenne la morte, tra il 543 ed il 555d.C., in una data che l'antica tradizione ha fissato al 21 Marzo.

La Regola benedettina con le sue esigenze di ordine, di stabilità, di sapiente equilibrio fra preghiera e lavoro, si impose ben presto a tutto il monachesimo occidentale e fu seguita in tutti i monasteri europei.

Così, nel secolo XI, l'Europa consisteva in una comunità di popoli uniti dalla stessa fede e dalla stessa cultura: essenziale in quest'opera di edificazione era stato l'apporto dei monaci benedettini.

Nel 1947, Pio XII lo chiamò "Padre dell'Europa" e il 24 ottobre 1964, in coincidenza con la consacrazione della basilica di Montecassino, ricostruita dopo la distruzione della seconda guerra mondiale, Paolo VI lo proclamò "patrono d'Europa".

L'organizzazione fece sì che i monasteri fossero non solo centri di vita religiosa, ma anche centri di vita economica e culturale.

LE SCUOLE

I libri ricopiati con cura servivano ai monaci per la lettura e l'insegnamento.

L'OSPITALITA'

L'alto valore che i monaci attribuivano all'ospitalità (l'ospite è "come Cristo" secondo le parole della regola) fece sì che i monasteri divennero un punto di riferimento sicuro per i pellegrini o per i vari viaggiatori che vi trovavano aiuto e protezione.

LA "REGOLA" BENEDETTINA

S. Benedetto occupa un posto unico nella storia del monachesimo occidentale, soprattutto per la composizione della "Regola". Essa consta di un prologo e di 73 capitoli e rappresenta la sintesi più matura delle esperienze monastiche precedenti.

FONTE: dal sito: http://ora-et-labora.net

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