martedì 10 aprile 2018

MEDIOEVO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO


Medioevo buio e oscurantista? E' falso. Fu un'epoca ricca di scoperte scientifiche e di straordinari progressi tecnologici. Spesso realizzati da ecclesiastici. Era il cristianesimo a dare lo slancio.

            Perché gli scienziati cristiani (i più grandi in assoluto, nel Medioevo!) hanno studiato l'astronomia, la fisica, la chimica, la matematica ponendo le basi della scienza moderna? Per Gesù, al Quale avevano consacrata la loro vita di studiosi.

            Perché i santi hanno fondato scuole, università, ospedali, ospizi? E' evidente, solo per Gesù che era divenuto l'Unico amore della loro vita.

            La polemica sul Medioevo ormai dura da tre secoli, ossia da quando gli illuministi definirono la loro epoca come moderna e illuminata, bollando di oscurantismo il cosiddetto Medioevo.

Il tentativo di negare la presenza di radici cristiane all'Europa ha indotto il sociologo americano Rodney Stark a scrivere un bel volume intitolato La vittoria della ragione. Come il cristianesimo ha prodotto libertà progresso e ricchezza, chiarendo che i risultati dell'illuminismo furono possibili perché in precedenza c'era stato il Medioevo, un'epoca che ebbe solamente la Chiesa come sorgente di cultura.

            L'istituzione più significativa del Medioevo è certamente il monastero che ha lontane origini in Egitto e Siria, ma che solamente in Occidente, con san Benedetto, assunse la funzione di oasi di razionalità, di famiglia bene ordinata, aperta a viandanti e pellegrini, asilo dei poveri e dei perseguitati. Per far fronte a tutte queste necessità, il lavoro di monaci doveva assicurare eccedenze di viveri e altri manufatti, messi in vendita nei più vicini mercati. Un monastero alto medievale, come San Vincenzo al Volturno in Molise, riportato alla luce dagli archeologi dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, assomigliava a una piccola città circondante una chiesa accanto alla quale si affacciano una cinquantina di botteghe dedicate a specifiche attività.

            Perciò è ingenuo pensare che i monaci provvedessero unicamente a miniare e trascrivere vecchi codici. In realtà dovevano provvedere alle necessità di una comunità operosa che poteva arrivare ad alcune centinaia di persone che si erano assoggettate volontariamente alla disciplina del monastero e perciò lavoravano alacremente. Tuttavia erano una comunità di persone libere, che si consideravano fratelli tra loro e perciò nessuno poteva essere sfruttato. Perciò occorreva trovare congegni in grado di alleviare la fatica dell'uomo che lavora.

            Se i testi scritti del Medioevo appaiono compassati e seri, dedicati solamente ad argomenti solenni come il diritto, la teologia e la filosofia, le miniature dei codici della stessa epoca ci rivelano un mondo del lavoro piuttosto evoluto, con l'impiego di strumenti di lavoro e macchine molto avanzate rispetto al mondo antico. Ciò significa che la tecnologia era molto progredita, anche se si trasmetteva da artigiano ad apprendista senza passare attraverso la comunicazione scritta.

            I viaggi delle merci erano organizzati in modo da suddividere i rischi di perdita del carico, ricorrendo a sistemi di assicurazione che configurano le società di commercio medievali come molto simili a quelle moderne.

            Armando Sapori, un grande maestro di storia dell'economia della passata generazione, affermava di sentirsi più solidale con i mercanti del XIII secolo che i banchieri del XVI secolo, ai quali si suole attribuire lo sviluppo del capitalismo moderno. Insomma è proprio vero quello che dice G. Samek Lodovici in questo dossier: la Chiesa e gli ecclesiastici hanno dato grandi contributi e slancio alla scienza e alla tecnica. Già a partire dal tutt'altro che "buio" Medioevo.

            "E' stato il cristianesimo a creare la civiltà occidentale. [Senza la sua influenza] la maggior parte di noi non avrebbe imparato a leggere e gli altri leggerebbero ancora papiri scritti a mano [...]. Il mondo intero sarebbe oggi più o meno dove le società non europee erano, diciamo, nel 1800: un mondo pieno di astrologi e alchimisti, ma non di scienziati. Un mondo di despoti, senza università, banche, fabbriche, occhiali, [...]. Un mondo dove la maggior parte dei bambini non raggiunge i cinque anni di vita e molte donne muoiono dando alla luce un figlio, un mondo che vive veramente in secoli bui".

FONTE: IL TIMONE - N.62 - ANNO IX - Aprile 2007 pag. 39-41 Dossier: Scienza & Vita

FONTE: http://www.lamadredellachiesa.it/medievo-scientifico-e-tecnologico/

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