lunedì 4 dicembre 2017

INTERVISTA A MOGOL



Mogol è una persona si buon senso, paziente, generoso, riconoscente, delicato ed umile. 
            Ha regalato a milioni di persone parole che sono diventate musica, sentimenti, ricordi, nostalgie. Mogol ha una moglie, quattro figli e sette nipoti. Una grande bella famiglia. Mogol = Battisti, era una'amicizia importante anche a livello umano, era un incontro di carismi.




              Mogol non è un'entusiasta           della tecnologia (e questo va detto soprattutto ai giovani) perché secondo lui ci ha tolto delle cose importanti.

            Il Centro europeo del Tuscolano è una scuola di Mogol con una tecnologia più avanzata nel mondo e più importante in Europa. Due università americane hanno chiesto a Mogol un incontro per informazioni sulla sua scuola così avanzata. Il motto di questa scuola è "Prima l'uomo e poi l'artista".

            Mogol, ai suoi figli, ha cercato di spiegargli il senso della vita: il pericolo delle droghe, dell'alcool, il pericolo di ingrassare troppo, insegna ogni cosa che può essere utile nella vita. Per Mogol oggi la famiglia deve essere un patrimonio affettivo.

            Mogol sta realizzando un progetto con Taiani (europarlamentare) per creare lavoro agli extracomunitari (che arrivano con i barconi) la nel loro paese di origine e un'altro progetto per farli lavorare qui da noi. Ma questi progetti cosa hanno a che fare con i testi e la musica? "Io vivo cercando di rendermi utile agli altri perché credo che questo sia il vero senso della vita ma anche una soddisfazione personale". Ha fondato la Nazionale Cantanti con cui hanno raccolto novanta milioni di euro per i bambini che soffrono.

            I suoi genitori erano molto rigorosi grazie ai quali ha imparato cose importanti: ad adattarsi a qualsiasi condizione, a non considerarsi mai più di qualsiasi altro. "Cose che fanno parte della mia educazione, che sono fondamentali. Quindi le radici sono importanti. L'importante è essere educati per affrontare la vita, per avere un senso profondo del senso della vita".

            Non ha mai nascosto un'altra appartenenza che è quella della fede, quella religiosa. Nelle sue canzoni ricorre spesso il richiamo alla preghiera. Mogol è cattolico e prega per tante cose ma soprattutto per gli amici in difficoltà e per ringraziare la provvidenza che gli ha riservato il Signore che è stato molto benevolo. Mogol dice che vale la pena di vivere da cristiano.

            La moglie è la madrina e lui il padrino dell'associazione "L'emozione non ha voce" degli autistici. Ha anche incontrato Papa Francesco, Benedetto XVI e San Giovanni Paolo II.

FONTE: Da un'intervisto alla trasmissione Soul di TV2000

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