La realtà non ti può ferire perché
è sincera…
Ringraziamo di cuore Michele che
ha voluto condividere con noi questa sua bella e profonda riflessione.
Gli amici del blog.
Come tutti sappiamo, l'uomo è
dotato di 5 sensi che di per sé, se sfruttati al meglio, ci permettono di avere
una percezione importante di tutto quello che ci circonda. I sensi sono i mezzi
che noi utilizziamo per rapportarci alla realtà. Tanto più impariamo ad
utilizzare tutte le potenzialità dei sensi, tanto più ci avviciniamo alla
realtà. Più riportiamo la mente alla realtà, quanto più ci avviciniamo alla
verità. La verità ci renderà allora liberi, di quella libertà sincera che non
può essere posseduta e non possiede.
Dalla verità potrà scaturire
solo la bellezza perché la vera bellezza è riuscire a vedere e a dare il giusto
valore alle cose che ci circondano. Nella creazione Dio disse all'uomo di dare
il nome a tutte le cose e a tutti gli animali e noi, troppo spesso, ci
dimentichiamo del vero potere che abbiamo in mano ovvero il potere di guardare
alle cose con gli occhi della semplicità.
La realtà non ti può ferire perché
è sincera, è la fantasia e le aspettative che noi diamo alle cose e agli eventi
che ci feriscono.
Tutto quello finora espresso sui
sensi è estremamente vero e sarebbe assolutamente vero se l’uomo fosse composto
solo del proprio corpo. In verità l’uomo è composto anche di una parte tanto
vera quanto fondamentale: l’anima.
L’anima quindi per esistere e
per garantirci il proprio contatto con la realtà usa i propri sensi o meglio il
proprio senso, quello più importante: l’emozione. Senza l’emozione saremmo
vuoti, e i nostri occhi non potrebbero brillare di quella luce di vita che solo
noi possiamo avere nello sguardo. “Voi siete il sale della terra.. voi siete la
luce del mondo” questo ci esortava a credere Gesù, questo ci sta suggerendo
oggi; sviluppare ed affidarsi ai nostri sensi e soprattutto al nostro senso più
importante. E’ l’emozione di fronte allo spettacolo di un tramonto, è lo
stupore di fronte alle cime innevate, è la pura gioia di incontrare un amico
che ci rendono vivi, è questo sentimento che ci spinge a credere che non sia
tutto qui.
E’ l’emozione che ci fa vibrare come
la corda di uno strumento, ci solleva e
ci abbatte. L’emozione è un valore assoluto e come tale va conquistato, curato,
coltivato, alimentato. I nostri ricordi più forti, sia nel bene che nel male
sono tutti legati a forti emozioni. Quante lacrime e quante notti insonni
abbiamo passato, con quante risate di gioia abbiamo riempito l’aria. Per questo dovrò imparare a riconoscere
l’importanza di questo valore, per questo non dovrò più vivere nemmeno
un’emozione in maniera banale perché come i 5 sensi del nostro corpo ci svelano
la bellezza della realtà che ci circonda, così l’emozione ci apre la porta
verso il cielo, ci apre la finestra verso la parte più intima del nostro
essere.
L’emozione ci ricorda che siamo
custodi di un tesoro il cui contenuto ci permette di rimanere legati alla
nostra vera fonte, ci permette di leggere la mappa che ci indica da dove siamo
partiti e dove approderemo dopo questa avventura. Avventura che serve a farci
crescere come crescerà l’armonia di quel grande disegno che tutto racchiude e
racchiuderà. L’emozione è quella spinta che dopo ogni delusione e dopo ogni
sosta ci permette di tornare sul nostro sentiero e ci esorta a non smettere mai
la nostra ricerca.
E’ sempre l’emozione che non
rende questa ricerca banale. Accetteremo i lati belli e i lati più dolorosi
perché come si dice “il grano matura sia con il sole sia con la pioggia”.
L’emozione è la parte più vera di noi e per quanto possa essere a volte
talmente dolorosa da spaccarci il cuore in due non dimentichiamoci mai il monito
di Faust:
“Ma
io non cerco la salvezza nell'indifferenza:
il
fremito è la miglior parte dell'umanità
Per
quanto il mondo faccia pagare caro il sentimento,
l'uomo,
quand'è commosso, sente nel profondo l'immensità”
(Johann
W. Goethe - Faust 1831)
Michele
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