martedì 3 ottobre 2017

FATIMA NEL FUTURO DELLA CHIESA




Già Benedetto XVI aveva esposto a Fatima: <<Adamo, dove sei? Dov'è tuo fratello? Siamo capaci di piangere di fronte all'esclusione e all'emarginazione di cui soffrono i più deboli?>>.







            Fedeli al carisma di Fatima, siamo chiamati ad accogliere l'invito alla promozione e alla difesa della pace tra i popoli, denunciando e opponendoci ai meccanismi perversi che minacciano razze e nazioni: l'arroganza razionalista e individualista, l'egoismo indifferente soggettivista, l'economia senza morale o la politica senza compassione. Fatima si erge come parola profetica di denuncia del male e impegno per il bene, nella promozione della giustizia e della pace, nella valorizzazione e nel rispetto per la dignità di ogni essere umano.

            La missione dei cristiani si manifesta nello sforzo di cercare di far di tutto perché il potere del male sia arrestato e continuino a crescere le forze del bene. Nella fortezza della Madre si rivela la fortezza di Dio; e in questa convinzione si ravviva e si rivitalizza la fortezza dei credenti.

FONTE: Dalla Lettera pastorale della Conferenza Episcopale Portoghese nel centenario delle apparizioni di Nostra Signora a Fatima nel sito web <http://www.conferencia-episcopal.pt/v1/fatima-sinal-de-esperanca-para-o-nosso-tempo>

Rivista Cristianità, Numero 384, pag 60

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