La fede si deve vivere umilmente come dono gratuito, non meritato, né conquistato, né esibito o spettacolarizzato. Un atteggiamento contrario la svilirebbe, la ridurrebbe a mera formalità esteriore, un po come succedeva a certi farisei al tempo di Gesù.
Noi non annunciamo noi stessi, ma
Cristo Gesù Signore: quanto a noi siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E
Dio che disse: "Rifulga la luce dalle tenebre", rifulse nei nostri
cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.
Noi però abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché appaia che questa
straordinaria potenza appartiene a Dio, e non viene da noi. (2Cor 4,5-7)
Un giorno, tornando San Francesco
dalla selva e dall'orazione, mentre usciva dal bosco, fra Masseo volle provare
com'egli fosse umile. Gli si fece incontro e, quasi rimproverandolo, disse:
"Perché a te, perché a te, perché a te?". San Francesco rispose:
"Che cosa vuoi dire?". E fra Masseo: "Dico, perché a te tutto il
mondo viene dietro, e ogni persona pare che desideri vederti e ascoltarti e
obbedirti? Tu non sei un bell'uomo fisicamente, non sei uno scienziato, non sei
un nobile, ma allora perché tutto il mondo ti viene dietro?" Udendo questo
San Francesco, tutto rallegrato nello spirito, levando il volto al cielo, per
un po di tempo stette con la mente elevata in Dio; poi ritornando in sé,
s'inginocchiò, rese lode a Dio, e con grande fervore di spirito si rivolse a
fra Masseo: "Vuoi sapere perché a me tutto il mondo mi viene dietro? Gli
occhi santissimi del Dio altissimo non hanno visto tra i peccatori nessuno più
vile, né più insufficiente, né più gran peccatore di me, e per compiere
quell'opera meravigliosa, che egli intende fare, non ha trovato più vile
creatura sopra la terra, e perciò ha eletto me per confondere la nobiltà e la
grandezza e la fortezza e la bellezza e la sapienza del mondo, affinché si
conosca che ogni virtù e ogni bene vengono da Lui, e non dalla creatura, e
nessuna persona si possa gloriare al Suo cospetto; ma chi si gloria, si glori
nel Signore, al quale ogni onore e gloria in eterno". Allora fra Masseo a
così umile risposta, detta con fervore, capì con certezza che San Francesco era
veramente fondato nell'umiltà.
(da
I Fioretti di San Francesco)
FONTE:
Titolo: L'alfabeto della fede; Editore: Velar
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