L'afflusso di aiuti per realizzare
opere da parte della fondazione Marcello Candia in Brasile in tutti questi anni
è stato e continua ad essere generoso, confortante. Nonostante questo capita
sempre più spesso di sentirsi chiedere: ancora il Brasile? Ma non è una delle
locomotive del mondo? E il Pil arrembante dei Brics dove lo mettiamo?
E
le conquiste sociali del governo Lula ve le siete dimenticate? Si rischiava di
fare la parte dei pedanti a ricordare che la crescita economica del grande
Paese sudamericano non era omogenea, che le sacche di povertà erano ancora
vaste diffuse, che dai missionari di frontiera continuavano a giungerci appelli
pressanti, a volte drammatici.
Ora
che - dopo le Olimpiadi di Rio - la stella politica del paese s'è appannata,
ora che i numeri dell'economia non sono più così brillanti, ora che la
locomotiva ha rallentato la sua corsa, nessuno più solleva i dubbi sulla
necessità di dare ancora una mano. Ma è proprio ora che occorre segnalare con
forza la nuova drammatica piaga che sta colpendo il Brasile e in particolare i
più poveri ed emarginati.
Dalle
lettere dei "nostri" missionari ricorre sempre più spesso la parola
"desvio". In brasiliano significa corruzione. Ovvero, esattamente, la
"deviazione" per cui il denaro destinato a qualcuno prende altre vie
e altre destinazioni sotto forma di mazzette, tangenti, elargizioni indebite.
Una
piaga che disperde i fondi pubblici in rivoli infruttuosi (se non per chi li
intasca) anziché sostenere opere sociali a favore delle bambine di strada e dei
tossicodipendenti, dei disabili e delle ragazze madri, dei lebbrosi e degli
ammalati. Una forma di illegalità che porta spesso gli enti brasiliani (governo
federale, governo statale o municipio) a disattendere impegni presi nei
confronti di opere sociali, sanitarie, scolastiche promosse dal basso. Questo
fenomeno è endemico ma, stando all'allarme che ci giunge da diversi missionari,
sta diventando più pervasivo, pesante, aggressivo. Questo fatto rende sempre
più faticoso il lavoro dei missionari e sempre più preziosi gli aiuti che la
Fondazione Candia porta senza sottostare a imposizioni o tangenti di sorta.
Le
offerte dei nostri benefattori arrivano direttamente nei luoghi del bisogno, ai
destinatari finali, grazie alla preziosa opera dei missionari con cui la
Fondazione Candia ha rapporti stretti, fecondi, costruttivi. Quando l'aiuto
della Fondazione arriva è visto spesso come un segno della provvidenza: per
l'efficacia immediata che ha, per l'affetto e le relazioni amichevoli che lo
accompagnano. Certo, ci si chiede dove un livello tale di corruzione possa
portare in futuro questo grande paese, e che destino riservi alle sue immense
riserve di popolazione giovanile. Quello però è un problema che solo il popolo
brasiliano può affrontare e risolvere. A noi il compito, consegnatoci da
Marcello, di aiutare i più poveri fra i poveri. Concretamente. Immediatamente.
Direttamente.
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