Ragazzi !!! Ci stanno fregando
con falsi miti, con astuzie, e noi non ce ne stiamo rendendo conto!!!
Le star del cinema,
della musica,
dello sport, soprattutto il calcio,
tranne alcuni sport (come per esempio, l'atletica leggera, lo sci, il nuoto, ed
altri) che sono buoni esempi di sacrificio per ottenere un risultato pulito e meritato.
E poi la pubblicità. Sono tutti
falsi miti.
Quali
sono i messaggi che ci trasmettono? Ci stanno colonizzando il cervello? Sono le
sirene del divertimento e dello sballo?
No alla droga.
No all'alcool.
No allo sballo.
No alle sregolatezze.
No alla televisione.
No alla discoteca.
No al pensiero unico, (ci dicono
come dobbiamo pensare, come dobbiamo comportarci).
No ai vizi.
No alla tirannia della moda, (ci
dicono come dobbiamo vestirci).
No al sesso libero.
Questa è libertà?
La
vita non è questa, c'è ben altro. Si alle cose sane, ai buoni principi e ai buoni valori. Ci sono tante altre cose più importanti da fare. Facciamo
come dice Papa Francesco: andiamo contro corrente.
Ci vuole amore e buoni sentimenti per
gli altri, e poi,
altruismo,
solidarietà,
amore del prossimo e dei più deboli,
rispetto degli anziani,
rispetto dei superiori: genitori,
insegnanti, adulti in generale, ecc...
Vogliamo
essere persone dignitose? Con autostima? Strutturate nel bene? Mature? Sagge?
Vogliamo dare il buon esempio? Lasciare un ricordo buono di noi stessi, negli
altri?
Non
si può pretendere tutto e subito, ma bisogna darsi degli obiettivi da
raggiungere senza scorciatoie dando tempo al tempo. Come il tempo che impiega un frutto a maturare sull'albero. Guardate
un neonato, nasce piccolino e diventa
adulto poco alla volta.
Dobbiamo
imparare a seguire le regole e a stabilire l'ordine. Altrimenti è il caos e il
caos è un male. Una vita senza regole è una vita allo sbando. In questo modo si
genera confusione e si fa fatica a capire la differenza tra il bene e il male. Dobbiamo
capire che per ogni cosa c'è un limite, un limite che non va superato. Come
diceva la mia cara nonna: "il troppo storpia". Costruiamo la nostra
vita sulla roccia e non sulla sabbia. Una casa costruita sulla sabbia è
destinata a crollare, mentre se costruita sulla roccia resiste. La vita
costruita su Gesù è costruita sulla roccia.
EMMANUELE
Nel
bene o nel male la TV educa.
Violenza: Uno dei piatti forti di
qualsiasi palinsesto televisivo è la violenza, proposta in tutte le sue crude
declinazioni: omicidi, stupri, rapine, pestaggi, sevizie, maltrattamenti, delitti,
ecc... . La violenza mostrata sul piccolo schermo produce nello spettatore:
compiacimento,
imitazione,desensibilizzazione, tolleranza, sovrastima.
Spersonalizzazione: se i canali
televisivi offrono solo corpi da guardare risulterà poi ovvio che lo spettatore
nella vita di ogni giorno sarà portato a considerare gli altri soprattutto
sotto l'aspetto fisico, tralasciando gli altri livelli più importanti della
persona umana: la sfera affettiva, quella razionale e spirituale.
Famiglia: sul nucleo famigliare si
concentrano i maggiori esperimenti per realizzare un nuovo modello da proporre
agli spettatori. Non un modello sano, normale, ma patologico, dove l'eccezione
diventa regola. In questo modo viene presentata una famiglia grigia e noiosa:
come il serial TV Nip/Tuck, in cui la famiglia di uno dei due chirurghi
plastici, personaggi principali della serie, vive sempre sull'orlo della crisi
di coppia.
Tanti
guardano la TV, ma pochi sono quelli che la fanno. Contro una media di 28
milioni di telespettatori che ogni sera si accomoda davanti al piccolo schermo,
c'è invece un relativo sparuto gruppo di autori e responsabili di vario livello
che pensano la TV e scelgono cosa mandare in onda. Questi pochi di solito hanno
idee libertarie e progressiste su temi morali quali aborto, eutanasia,
divorzio, omosessualità, famiglia, ecc..., e quasi nessuna idea valida su Dio e
la religione. I loro giudizi si traducono poi in programmi, speciali,
talk-show, fiction: così le scelte ideologiche di una minoranza finiscono per
influenzare la maggioranza.
L'informazione: Poniamoci
un interrogativo: ciò che ci mostra la TV corrisponde alla realtà, cioè è vero,
oppure ha poco a che fare con la vita, quindi è falso? E' uno specchio che fedelmente riproduce la realtà,
oppure uno specchio che la deforma? La notizia ha la sua genesi, il più delle volte,presso
le agenzie di stampa. Da queste ultime chi fa informazione attinge per
confezionare il servizio. Ma un quesito si pone: chi tra gli ascoltatori
controlla che ciò che è stato trasmesso, poniamo da un Tg, sia vero? Quasi
nessuno, perché nel telespettatore medio si instaura un rapporto di fiducia nel
mezzo di informazione, cioè " se l'ha detto il Tg, allora è vero "
Non
tutta la televisione è da buttare ovviamente. Molti programmi sono formativi,
aiutano lo spettatore a crescere nel giudizio critico, lo intrattengono in modo
sano, lo stimolano ad avere prospettive nuove su temi di attualità. Vediamo ora
quali effetti positivi può avere la TV.
Arricchimento: come ha
scritto San Giovanni Paolo II: "la televisione può arricchire la vita
familiare: può unire tra loro più strettamente i membri della famiglia e
promuovere la loro solidarietà verso altre famiglie e verso la più vasta
comunità umana; può accrescere in loro non solo la cultura generale, ma anche
quella religiosa, permettendo ad essi di ascoltare la Parola di Dio, di
rafforzare la propria vita morale e spirituale.
Imitazione: come c'è il
pericolo di imitare comportamenti immorali visti in video, così c'è anche il
"rischio" opposto di imitare azioni virtuose.
FONTE: Titolo: TV accesa cervello
spento; Autore: Tommaso Scandroglio; Editore: Edizioni ART
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