Medioevo buio e oscurantista? E'
falso.
Fu un'epoca ricca di scoperte scientifiche e di straordinari progressi
tecnologici. Spesso realizzati da ecclesiastici. Era il cristianesimo a dare lo
slancio.
Perché
gli scienziati cristiani (i più grandi in assoluto, nel Medioevo!) hanno
studiato l'astronomia, la fisica, la chimica, la matematica ponendo le basi
della scienza moderna? Per Gesù, al Quale avevano consacrata la loro
vita di studiosi.
Perché
i santi hanno fondato scuole, università, ospedali, ospizi? E'
evidente, solo per Gesù che era divenuto l'Unico amore della loro vita.
La
polemica sul Medioevo ormai dura da tre secoli, ossia da quando gli illuministi
definirono la loro epoca come moderna e illuminata, bollando di oscurantismo il
cosiddetto Medioevo.
Il tentativo di negare la presenza
di radici cristiane all'Europa ha indotto il sociologo americano Rodney Stark
a scrivere un bel volume intitolato La vittoria della ragione. Come
il cristianesimo ha prodotto libertà progresso e ricchezza, chiarendo
che i risultati dell'illuminismo furono possibili perché in precedenza c'era
stato il Medioevo, un'epoca che ebbe solamente la Chiesa come sorgente di
cultura.
L'istituzione
più significativa del Medioevo è certamente il monastero che ha lontane origini
in Egitto e Siria, ma che solamente in Occidente, con san Benedetto, assunse la
funzione di oasi di razionalità, di famiglia bene ordinata, aperta a viandanti
e pellegrini, asilo dei poveri e dei perseguitati. Per far fronte a tutte
queste necessità, il lavoro di monaci doveva assicurare eccedenze di viveri e
altri manufatti, messi in vendita nei più vicini mercati. Un monastero alto
medievale, come San Vincenzo al Volturno in Molise, riportato alla luce dagli
archeologi dell'Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, assomigliava a una
piccola città circondante una chiesa accanto alla quale si affacciano una
cinquantina di botteghe dedicate a specifiche attività.
Perciò
è ingenuo pensare che i monaci provvedessero unicamente a miniare e trascrivere
vecchi codici. In realtà dovevano provvedere alle necessità di una comunità
operosa che poteva arrivare ad alcune centinaia di persone che si erano
assoggettate volontariamente alla disciplina del monastero e perciò lavoravano
alacremente. Tuttavia erano una comunità di persone libere, che si
consideravano fratelli tra loro e perciò nessuno poteva essere sfruttato.
Perciò occorreva trovare congegni in grado di alleviare la fatica dell'uomo che
lavora.
Se
i testi scritti del Medioevo appaiono compassati e seri, dedicati solamente ad
argomenti solenni come il diritto, la teologia e la filosofia, le miniature dei
codici della stessa epoca ci rivelano un mondo del lavoro piuttosto evoluto,
con l'impiego
di strumenti di lavoro e macchine molto avanzate rispetto al mondo antico.
Ciò significa che la tecnologia era molto progredita, anche se si trasmetteva
da artigiano ad apprendista senza passare attraverso la comunicazione scritta.
I
viaggi delle merci erano organizzati in modo da suddividere i rischi di perdita
del carico, ricorrendo a sistemi di assicurazione che configurano le società di
commercio medievali come molto simili a quelle moderne.
Armando
Sapori, un grande maestro di storia dell'economia della passata generazione,
affermava di sentirsi più solidale con i mercanti del XIII secolo che i
banchieri del XVI secolo, ai quali si suole attribuire lo sviluppo del
capitalismo moderno. Insomma è proprio vero quello che dice G. Samek
Lodovici in questo dossier: la Chiesa e gli ecclesiastici hanno dato grandi
contributi e slancio alla scienza e alla tecnica. Già a partire dal tutt'altro
che "buio" Medioevo.
"E'
stato il cristianesimo a creare la civiltà occidentale. [Senza la sua
influenza] la maggior parte di noi non avrebbe imparato a leggere e gli altri
leggerebbero ancora papiri scritti a mano [...]. Il mondo intero sarebbe oggi
più o meno dove le società non europee erano, diciamo, nel 1800: un mondo pieno
di astrologi e alchimisti, ma non di scienziati. Un mondo di despoti, senza
università, banche, fabbriche, occhiali, [...]. Un mondo dove la maggior parte
dei bambini non raggiunge i cinque anni di vita e molte donne muoiono dando
alla luce un figlio, un mondo che vive veramente in secoli bui".
FONTE: IL TIMONE - N.62 - ANNO IX -
Aprile 2007 pag. 39-41 Dossier: Scienza & Vita
FONTE: http://www.lamadredellachiesa.it/medievo-scientifico-e-tecnologico/
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