La UE ha inviato una diffida al
presidente del Consiglio Paolo Gentiloni
Bruxelles
ha chiesto allo Stato italiano che si faccia restituire le tasse che erano
state abbuonate o sospese alle vittime del terremoto che ha colpito la città
dell'Aquila il 6 aprile 2009: il provvedimento del governo è considerato un
aiuto di stato e quindi è inammissibile.
Ma
questa volta i tecnocrati di Bruxelles l'hanno fatta grossa cancellando dolori,
lutti e rovine del terremoto del 6 aprile 2009: pretendono che lo Stato si
faccia restituire le tasse che erano state abbuonate o sospese per facilitare
la rinascita dell'area colpita.
Questo
encomiabile provvedimento del governo è considerato dai tecnici europei un
aiuto di Stato e quindi è inammissibile. Ne consegue che oltre al danno del
terremoto ora vi è la beffa di cartelle esattoriali spropositate che lo Stato
deve recapitare per non subire le sanzioni UE. 350 sono già arrivate a
destinazione per complessivi 100 milioni di euro da pagare entro un mese e
hanno provocato la sollevazione della città.
Il
vicepresidente dell'Abruzzo, Giovanni Lolli dice: " Siamo pronti al
dialogo ma anche ad azioni clamorose di protesta. Se si tolgono all'economia
aquilana e del territorio decine e decine di milioni di euro in un colpo solo,
il tracollo è di tutti". Aggiunge: " Stiamo subendo una vera e
propria angheria. Innanzitutto non riesco a capacitarmi di come si possa
soltanto pensare che un territorio colpito da una catastrofe economico e
finanziaria oltre che sociale, possa aver beneficiato di qualche vantaggio
dalla parziale riduzione delle tasse; semmai, si è trattato di un limitato
recupero dei danni patiti, e del disavanzo che abbiamo dovuto sopportare
rispetto agli altri sistemi economici europei".
Davvero
un brutto anniversario e non solo per il ricordo delle 309 vittime ma anche per
l'insensibilità degli uffici europei.
FONTE: https://www.italiaoggi.it/news/l-europa-rivuole-le-tasse-non-versate-dai-terremotati-2260634
Pensate che l'Europa vuole anche gli
interessi. E questa è la nostra Europa? E' questa l'Europa che noi vogliamo? A
voi l'ardua sentenza!
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