Ragazzi
armiamoci di carta e penna e libri. Leggendo, approfondiamo ed acquisiamo una cultura.
Reagiamo al sistema con l'azione
culturale.
Questo post è sulla "ROSA BIANCA" che è il nome di una
organizzazione di giovani ragazzi tedeschi che distribuiva volantini, al tempo
della seconda guerra mondiale, contro il
potere nazista e nazionalsocialista del Reich.
Il tratto più autentico della vita
di Sophie (componente di spicco della Rosa Bianca) fu la ricerca della verità.
Mi sembra giusto poterli prendere
come modello, semplicemente con la forza delle idee, della penna e della
cultura.
Lottiamo
per grandi ideali. Dobbiamo fare un cammino di crescita culturale che ci
porterà inevitabilmente ad una azione. Ragazzi
non siate pigri ma attivi e padroni di voi stessi.
La Rosa Bianca, disarmata, usa
parole di libertà e di dignità contro la propaganda menzognera del regime. Minoranza
coraggiosa, che parla mentre la maggioranza tace e acconsente alla politica
criminale del Reich. Nel primo volantino l'ha dichiarata subito, la scomoda
verità: <<Ogni popolo merita il governo che tollera!>>.
Rosa Bianca, dunque, come esempio di
pensiero critico e di sentinella democratica: guai a chi si lascia comandare
dagli uomini del destino, delegando quella che è invece la responsabilità
personale e ineludibile della partecipazione politica, anche quando per una
nuova politica si rischia la vita.
Questa è la grande attualità del
messaggio di Sophie Scholl e della Rosa Bianca: il dovere e il coraggio di
pensare con la propria testa non si possono delegare, ciascuno deve trovarli
dentro di sé, in qualsiasi epoca, a qualsiasi latitudine.
L'educazione e la politica, per il
gruppo della Rosa Bianca, sono pane quotidiano. <<Ci hanno educato
politicamente>>, dirà Sophie Scholl all'uomo della Gestapo che la
interroga, nei tre giorni che le rimangono, tra l'arresto del 18 febbraio,
mentre volantinava con suo fratello, all'università, e la ghigliottina.
Sì, li avevano educati
politicamente. Ma alla cattiva politica. Alla politica come ricerca del dominio
di un capo sui cittadini-sudditi, di un popolo predestinato alla gloria sui
popoli inferiori. Alla politica come lotta e violenza, non come partecipazione
e confronto.
Sophie
Scholl ha ritenuto logico, consequenziale, coerente, mettere in gioco la sua
vita per ideali più grandi, per un'altra e alta idea di politica: per una
comunità di persone libere ed eguali, riscattate dalla paura e dall'odio.
Quello della libertà, <<il
bene più prezioso della gioventù, che ci è stato rubato nel modo più
ignobile>>, proclama l'ultimo volantino.
<<Freiheit>>. Libertà.
L'hanno stampata sui volantini, quella bellissima parola. L'ha gridata suo
fratello Hans, prima di morire.
<<Freiheit>>.
Libertà.
Grande, antica e sempre nuova parola. Che porta con sé
responsabilità, impegno, studio, coraggio.
Le parole della Rosa Bianca -
settant'anni dopo - continuano a trasmetterci una sacrosanta inquietudine, a
non lasciarci in pace. E ai giovani consegnano un mandato: quello di non
rinunciare mai a essere custodi e difensori della propria libertà. A pensare e
agire secondo coscienza. Anche a costo di disobbedire a <<ordini
superiori>>. La bellissima fatica della libertà.
FONTE:
Autore: Paolo Ghezzi; Titolo: LA ROSA BIANCA non vi darà pace. Abbecedario
della giovane resistenza; Editore: IL MARGINE
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